” Tutto e’ già stato composto, ma non ancora trascritto”
W.Mozart
Diceva Mozart: “Tutto è già stato composto, ma non ancora trascritto”.
Senza apparire blasfemo, mi piace pensare che il “ Genio “ si riferisse ad ogni genere di musica, intendendo per “ genere “ tutto quanto attraverso le note trasmettesse un’emozione.
E’ di emozioni legate alla musica che vi voglio tentare di parlare, in particolare di quelle emozioni, che spaziano nel panorama musicale degli anni 50/80.
Tra gli anni 20 e gli anni 50 in America, il jazz, il ragtime, il blues, il rock and roll, ecc, incominciarono ad influenzare il vecchio continente segnando così una vera rottura con il genere melodico in voga fino ad allora.
Anche in Italia dopo il disastro bellico si sentì il bisogno di un cambiamento, che comportasse non solo la rinascita economica ma anche culturale intesa in senso ampio, quindi anche musicale.
Ciò avvenne però più lentamente rispetto agli altri paesi del vecchio continente, forse perché la musica leggera interpretata da cantanti come Taiani, Consolini, Pizzi o Boni, non consentiva ancora strappi profondi alla tradizione.
E qui è d’obbligo citare il pensiero di Nino Rota il quale affermava: “ Il termine musica leggera si deve riferire solo alla leggerezza di chi l’ascolta, non di chi la scrive “ Intanto lo swing di Natalino Otto, Fred Buscaglione e Gorni Kramer, entrava nelle orecchie e nel cuore degli Italiani.
In quegli anni le generazioni più giovani vivevano un’inquietudine che non riuscivano più a reprimere e desideravano la svolta, lo sdoganamento dallo sdolcinato modo di esprimere anche nella musica i sentimenti e le emozioni in generale.
Si affacciarono allora, sul palcoscenico di questo stato d’animo, i vari Tony Dallara, una esplosiva Mina e un mitico Modugno che con le sue braccia alzate al cielo, dette l’illusione a chi lo amò subito di “ poter volare “.
Ma anche qui lo shock vero e proprio lo causò il rock and roll, lo swing, il charleston e lo stesso jazz, tutte atmosfere musicali importate dagli Stati Uniti.
Mario Scala
Mario Scala & Work in Progress Naples la Band
Il gruppo è nato proprio con l’intento di portare avanti questo progetto chiamato ” Ritorno alla Musica“. La Band è composta da musicisti professionisti con un bagaglio di notevole spessore artistico, con esperienze maturate negli anni, ispirate da quelle orchestre jazz, blues, swing degli anni passati, che hanno contribuito alla divulgazione dei generi musicali provenienti da oltreoceano.
Gli arrangiamenti e l’orchestrazione delle nostre performance sono a cura di Franco Tricoli
Mario Scala & Work in Progress Naples la Band: le carriere
Esprime la sua passione giovanile per la musica jazz suonando la batteria, matura un’esperienza triennale all’estero con varie formazioni jazz, blues,ecc. Si esibisce per diversi anni su navi da crociera, in locali americani, e gira in tournè e con l’orchestra di Pino Perris.
Inizia la sua carriera musicale da autodidatta come sassofonista,facendo parte di varie formazioni musicali, spaziando dalla musica d’autore italiana, al jazz-rock e alla musica etnica. Si dedica agli studi classici diplomandosi al conservatorio di Salerno nel 1992 in flauto traverso. Arricchisce la sua esperienza suonando in gruppi cameristici ed esibendosi anche come solista.
Pianista con basi classiche, ha cominciato sin da giovane a suonare in gruppi per allietare celebrazioni e ricorrenze nelle cerimonie e nei dancing partenopei. Per anni è stato ingaggiato a suonare nei vari clubs americani tra cui la NATO a Napoli. Per lunghi periodi è stato anche in Germania ed in Persia. Un incontro con Roberto Murolo gli ha permesso di approfondire la canzone napoletana di cui è un entusiasta cultore. Si è poi accostato al cabaret ed al teatro scrivendo musiche ed arrangiamenti per varie formazioni.
Ha iniziato a suonare la chitarra classica da giovanissimo per passione, un suo vicino era un chitarrista figlio di Falcone autore di “ uocchie c’arraggiunate “.
Crescendo ha la fortuna di incontrare Roberto Murolo che lo avvia alla carriera artistica, consigliandogli di prendere lezioni dal maestro Edoardo Caliendo. In seguito forma un gruppo di musicale popolare “ I Ventotene Folk “ avvalendosi di musicisti ( giovani ) come Gennaro Petrone, Ciro Mattei, Gino Evangelista, Salvatore Esposito, Mimmo Maglionico, Beniamino Esposito, ecc. Per diversi anni gira l’Italia con il gruppo essendo inserito nel circuito Arci ( feste popolari, dell’unità,ecc.).
Per anni collabora con l’attore Sergio Misticone portando in giro uno spettacolo di varietà “ antologia della canzone umoristica napoletana “
Chitarrista classico si esibisce come solista interpretando il repertorio classico Napoletano. Partecipa come cantante ed attore nello spettacolo teatrale di Salvatore Misticone e Antonio Lubrano “ Scapece ma capace “ al teatro Trianon di Napoli.
Attualmente impegnato nella preparazione del progetto musicale “ Ritorno alla musica “ racconto musicale sull’evoluzione della canzone italiana influenzata dalle sonorità provenienti dalla musica americana.